venerdì 7 novembre 2014

Masterzuccachef! Una bella iniziativa nel contesto di Zucca in Piazza a Rocchetta di Cengio (SV)



Come ogni anno nel paese dei miei nonni si è svolta Zucca in Piazza, manifestazione per la valorizzazione della Zucca di Rocchetta - (prodotto agroalimentare tradizionale ®D.M. 627 del 19-06-2007). sponsorizzata dalla condotta Slowfood alta-valbormida e dalla Associazione Produttori e Trasformatori La Zucca di Rocchetta.
Tengo molto a questa festa, non solo perché si svolge nel paese a me tanto caro ma perché adoro la zucca da sempre! 

Ma parliamo un po' di come nasce questa idea!


Un po' di storia
Fino ad alcuni decenni (anni 60-70) a Rocchetta di Cengio era assai diffusa la coltivazione di zucche, in particolare una zucca di medio grandi dimensioni utilizzata per minestre e confetture. Fonti orali ci consegnano testimonianze relative alla probabile origine della coltivazione della zucca a Rocchetta nel primo dopoguerra a seguito dell’arrivo di semi dalla vicina Francia dove nell’inverno molti contadini/muratori emigravano per lavori edili rimanendo per le copiose nevicate e gelo senza lavoro in loco.
In effetti la zucca Rouge Vif d’Estampes che è una varietà di Cucurbita maxima, di colore rosso-arancio, appiattita, con caratteristici solchi sulla buccia, di origine francese. (ancora in commercio negli Stati Uniti) ha caratteri abbastanza vicini alla zucca di Rocchetta, fatta eccezione del peso e del tempo di maturazione, meno pesante per il primo e più corto per il secondo.
La zucca di Rocchetta , dal germoglio del seme, alla maturazione idonea al consumo, impiega 180 giorni, può raggiungere peso di 35/40 kg in condizione di coltivazione in purezza con solo stallatico.Le confetture chiamate comunemente “marmellate” si preparavano per crostate e consumo quotidiano per la prima colazione, diffusa era la preparazione di confetture con aggiunta di cacao.
La prassi di preparare confetture era indotta dal fatto che data la dimensione della zucca, a volte di 25/30 kg una volta tagliata per consumo in cucina andava smaltita in un periodo non superiore a una settimana dal taglio.In cucina l’utilizz

o più diffuso era relativo a cucinare risotti, ripieni di ravioli, nella minestra e per la preparazione di una crema vellutata.

Le particolari condizioni della zona, hanno determinato una selezione naturale di una varietà autoctona con caratteristiche non riscontrabili fra le varietà in commercio.
Con il passare degli anni sul finire degli anni 90 la coltivazione si è andata a ridursi sino a rappresentare una sorta di hobby per alcune famiglie.
Della esigua produzione del 2004 rimasero 60 semi conservati da due famiglie di Rocchetta di Cengio.
Nasce così il progetto “salviamo la Zucca di Rocchetta” della Condotta Slow Food Alta Valle Bormida-Cengio.
Nel 2005 Slow Food ha intercettato i pochi semi rimasti per distribuirli ad agricoltori e orticoltori della Valle, che si sono impegnati a coltivarli in purezza per salvaguardarne la sopravvivenza e garantirne il rischio di estinzione riappropriandosi della capacità di riprodurre le sementi. .
Dalla piccola (40 esemplari) produzione del 2005 sono stati selezionati 850 semi prelevati dalle zucche migliori e distribuiti a 130 soggetti nei comuni di Cengio, Murialdo, Cosseria.
Ogni confezione di semi per la produzione 2006 oltre alla lettera di impegno al rispetto del disciplinare , riporta il numero della zucca di provenienza garantendo il monitoraggio produttivo e selettivo.
Con la produzione 2006 si sono determinate le condizioni per la costituzione di una Associazione fra produttori e trasformatori al fine di garantire la provenienza dei semi e il rispetto del disciplinare per una coltivazione in purezza; nel contempo favorire da un lato, la riscoperta della produzione per uso famigliare e dall’altro a garantire la giusta remunerazione a chi conferisce il prodotto per la trasformazione o per l’uso nella ristorazione.

Masterzuccachef

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Da quest'anno all'attuale programma della sagra si è aggiunto nella giornata del 19 Ottobre, un concorso di cucina, che ha come tema (di questa prima edizione) la preparazione di primi piatti con l’utilizzo della di Zucca di Rocchetta. Tra le innumerevoli ricette ricevute Sono stati selezionati 8 finalisti i quali si sono sfidati a suon di mestoli e padelle nella piazza di rocchetta il 19 ottobre in 2 turni, uno alle 10 e uno alle 11 di mattina. I 5 giudici (capeggiati dal famoso critico gastronomico Edoardo Raspelli) hanno poi decretato il vincitore e una classifica assegnando ad ognuno degli 8 finalisti un premio.


Io ho partecipato con mia mamma (nell'immagine eccomi con la pietanza appena preparata pronta per essere data in pasto ai giudici ) portando una ricetta davvero gustosa che ora vi mostrerò... con questa ricetta tra oltre le 100 domande presentate sono arrivata prima terza poi sesta nella classifica finale, non male! E' stata comunque una bellissima esperienza.

La ricetta che ho presentato è la seguente:

















































































Una delle regole per essere ammessi in gara era quella di essere fedeli al territorio e nella tradizione slow food utilizzare tutte materie prime locali. Voi però non siete obbligati a farlo quindi potrete riproporre la ricetta comprando gli ingredienti dove vorrete! Ovvio, con ingredienti di altà qualità il successo è assicurato!

IMPORTANTE: le Quantità di zucca necessaria variano a seconda della qualità della zucca. Se si utilizzano zucche belle sode e asciutte vanno bene queste quantità, se si utilizza una zucca tenue le quantità vanno almeno raddoppiate ;)

1 commenti:

Silvia ha detto...

Che meraviglia! Brava!

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